Ieri scrivevo di alcuni miei sogni, primo fra tutti che oggi un piccione viaggiatore in volo tra Milano e Napoli portasse la bella notizia di un netto cambiamento elettorale. Quella notizia è arrivata, e tra telefonate e messaggi con parenti e amici a casa mia la felicità e la festa sono scoppiate di botto. La speranza che ci accomuna è quella che Milano e Napoli diventino un laboratorio di nuova politica, per un’Italia libera e solidale. Ora comincerà una fase nuova, delicata e difficile, perché si tratterà di combattere i legami tra partiti, poltrone e affari. Ce la faranno i nuovi sindaci a essere davvero nuovi? Ce la faranno a raccogliere la spinta che viene dal basso, da settori del volontariato, da movimenti di cittadini, da individui di ogni età e ceto che stanno chiedendo a gran voce di liberare questo paese dall’incubo del centrodestra e dai recinti di privilegio in cui ciò che resta dei partiti rimane asserragliato?
Che un’altra Italia sia possibile forse non è più un sogno, ma i passi successivi dovranno essere attenti e differenti, perchè questo paese allo stremo non può permettersi altri errori e un’ampia base elettorale che chiede di cambiare i modi e la sostanza della politica non può essere tradita.
Intanto, però, stasera si fa festa, poi dritti ai referendum uniti nel sì.
è stato davvero incredibile quello che i napoletani “per bene” sono riusciti a realizzare con la scelta, libera, di De Magistris. Hanno fortemente voluto una svolta, giovani, donne e tanta società civile, che a Napoli si sono dovuti attappare le orecchie e otturare il naso per troppo tempo, ora basta: quella di Napoli, dove la criminalità organizzata questa volta come non mai, non è riuscita a mantenere le redini del potere politico, apre una nuova pagina della vita di questa città, piena sì di contraddizione ma ricca di umanità e cultura. Grazie Marina del pensiero… benchè lontane, ora ci sentiamo più vicine… e in attesa delle prime grandi manovre “demagistriche”, già annunciate oggi al Prefetto di Napoli, tutti a votare SI ai referendum, per non lasciarci calpestare la dignità!