C’è poco da dire sulle cene eleganti organizzate dal Renzi-Pd per pagare e salvare, almeno così si dice, i lavoratori alle dipendenze del Pd (sic): mille euro a testa per sedere al tavolo del Giovin Signore e per potergli dettare, come in parte già fatto, decisioni e decreti da imporre a colpi di fiducia (campana a morto per il Parlamento che ha già suonato, in pochi mesi, ben ventisei volte). Come pacchi di un gioco a quiz – prendere o lasciare – lo SbloccaItalia e il Jobs Act sono scatole cinesi con dentro di tutto. Sono anche la punta di un iceberg che sotto nasconde melme infinite, metafora concreta di fanghi e smottamenti che stanno travolgendo l’Italia.
Per tornare agli eleganti partecipanti, che siano i Nestlé i Gavio o i Chicco Testa poco importa, perché insieme a queste convivialità di ultima generazione, senz’altro immortalate in qualche selfie, restano quelle – di Cavalieri e poteri occulti, di finanze malate ed evasioni fiscali, di grandi opere e illegalità – da non fotografare nemmeno con una vecchia Polaroid. Con tutti questi si mangia in luoghi più esclusivi e al riparo da occhi indiscreti.
Agli uni e e agli altri, insieme per la ricchezza al Grande Vecchio che avanza, dedico questa ballata divertente.
