E’ violenza, ad esempio:
svendere un popolo intero, la sua volontà e i suoi beni a un’oligarchia finanziaria neocolonialista;
distruggere l’ambiente e la salute;
annientare identità, dignità e futuro con lo sfruttamento, il ricatto e la negazione del lavoro;
svuotare l’istruzione e la cultura, manipolare l’informazione;
far morire, respingere e imprigionare i migranti;
praticare esecuzioni sommarie su persone fermate o arrestate;
ignorare scelte referendarie e impedire di votare liberamente;
mercificare e spettacolarizzare tutto, vite e relazioni umane comprese;
esibire senza ritegno le sofferenze fisiche e psichiche;
manganellare, materialmente o virtualmente: senza lasciare segni esteriori, rompendoci dentro.
E per chi ha stomaco la lista potrebbe continuare…
Pensando ai disordini del 15 ottobre a Roma soltanto questo, per ora, riesco a scrivere.
La mia è forse apologia di reato?