Non possiamo più permetterci visioni parziali (del tipo: cosa c’entro io con la Val Susa, con gli operai di Mirafiori o con l’immondizia di Napoli), perché le singole situazioni sono parte essenziale di un pessimo e totalitario modello di sviluppo. Per questo va rimesso insieme quello che il regime divide, perché ogni sacca di resistenza diventi parte di un sistema sempre più forte. Occorrono nuove, infaticabili staffette, che vadano da un movimento all’altro e da un cittadino all’altro per unire ciò che molti vorrebbero dividere, al governo e non solo.