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Stanza numero tredici

Avida mangia di nascosto una prugna dopo cena, prima pulita sul grembiule a scacchi con le mani nervose stessa la scena di bambina ghiotta che in vergogna trascorre i desideri, quanta vita si è persa per rinunce parte un fruscìo … Continua a leggere

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Roberto Roversi

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Ahorn

Frantuma ogni domanda come acqua sbattuta sui sassi, tronco spaccato da un muscolo di lama o luce ischemica del giorno spenta e riaccesa tra le cime ferme è una corda passante la risposta allentata e poi tesa nel punto dove … Continua a leggere

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