Nelson Mandela è tanto, troppo perché riesca a parlarne. La sua vita appesa a un filo riannoda tanti fili: quello della ribellione, della resistenza alle persecuzioni e al carcere, della ricerca della verità, della riconciliazione comunque intransigente. Un esempio immenso, una dismisura, specie pensando ai personaggi che circolano in questo paese. Mi viene in mente Violante, ad esempio, e con lui tanti revisionisti di infimo spessore. Mi viene in mente il fatto che non si riesca a istruire un’indagine popolare che faccia luce sulle responsabilità politiche della crisi italiana e che avvii una fase di rinascita e di allontanamento dalla cosa pubblica di chiunque si sia compromesso con il passato. E non sto parlando di guerra civile ma di rivoluzione pacifica, cioè di verità e poi di riconciliazione. Rimando a un post intitolato Prima che se ne vada, un invito a riflettere prima che inizi il frastuono funereo dei media.