Una grave malattia ha aggredito il paese: patrimonio comune e convivenza civile sono stati colpiti da un bombardamento di cellule, malate di corruzione politica, di interessi verticali, di democrazia e comunicazione stravolte. Questa degenerazione si può fermare soltanto immettendo nei tessuti rappresentativi il maggior numero possibile di cellule sane: persone nuove, estranee ai partiti, primi responsabili del disastro generale. Il debito pubblico, che a fine 2012 ha toccato il suo massimo storico, insieme a tutto il resto spinge a cercare chi possa agire diversamente e in fretta, prima dello schianto finale. E prima che si lascino per terra altri morti, dopo quelli di Berlusconi, di Monti e di chi, più o meno direttamente, li ha sostenuti. E che, nonostante tutto, li sosterrà di nuovo.
Si obietterà che anche cellule apparentemente sane possano essere ormai contaminate, ma tra contaminazione certa e contaminazione probabile la seconda dà più speranze.