Vivo se guardo gli alberi
oltre la finestra
e mi scaldo le mani
fuori nascono foto
che il diaframma rifiuta
serrando le porte
così la memoria si assottiglia
negli spazi interni
nei gesti che muovono oggetti
in figure di danza
educate alla poca esperienza
e alle parole leggere,
soffiate sul vetro che si appanna (1996)